venerdì, 29 Marzo 2024
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Firenze – Giappone in moto

In sella a una Ténéré del '90 e con solo 3mila euro in tasca. Due mesi e mezzo e 20mila chilometri dopo il sogno è realtà

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Dalla Toscana al Giappone, 20mila chilometri in moto e in solitaria attraversando 14 paesi, superando montagne, steppa e deserto con in tasca solo 3mila euro. È l'impresa folle e straordinaria compiuta da Francesco Ristori, 26enne di Montevarchi (Arezzo) che il 14 giugno scorso ha salutato una folla di amici nella piazza della sua città e il 30 agosto, dopo 77 giorni di viaggio, centinaia di persone incontrate e non poche difficoltà superate, ha toccato il suolo giapponese con le gomme della sua due ruote. Un bolide moderno? Nient'affatto: una Super Ténéré XTZ750 del 1990. Ed è solo l'ultima avventura portata a termine dal giovane temerario toscano.

Non è una prima volta

Francesco non è nuovo a questo tipo di traversate. Nel 2011, in coppia con un amico partì in bici da Montevarchi per arrivare a Zara, in Croazia. Un anno dopo il primo lungo viaggio in moto, in solitaria dalla sua città fino a Capo Nord

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la Transasiatica

L'idea gli frullava in testa da almeno tre anni, sedotto dall'Asia raccontata da Tiziano Terzani– che spesso ama citare -, dai suoi popoli non ancora contagiati dalla “malattia dell'occidentalizzazione”, come la chiama lui, affascinato dai grandi contrasti e dall'enorme bellezza del Giappone. Ha deciso che era il momento di smettere di sognare. A metà giugno ha lasciato la piazza centrale del suo paese, sosta a Firenze per le foto di rito a piazzale Michelangelo e via, verso Nord. Nei due mesi e mezzo successivi Francesco ne ha viste di tutti i colori

Ha percorso i Balcani, scendendo dalla Slovenia verso la Croazia, la Bosnia e il Montenegro fino all'Albania, proseguendo in Grecia e attraversando per intero la Turchia, prima porta verso l'Asia. Si è rialzato dopo un brutto incidente, ha raggiunto il Mar Nero, il Caucaso, la Georgia, è entrato in Russia da clandestino e sconfitto anche la burocrazia ottenendo un permesso. Da lì in poi gli Urali, la pianura tatara, la steppa e il deserto della Mongolia, infine la Siberia, sempre accolto da decine di persone affascinate dalla sua storia che, pur con qualche eccezione, lo hanno aiutato per mangiare, dormire e aggiustare la moto.

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il sol levante

Francesco ha raccontato ogni tappa del suo viaggio sul suo blog SognandOriente, ricco di aneddoti e di foto spettacolari. Ha coronato il suo sogno e da quasi due settimane è in Giappone, ha lasciato Hokkaido e si sta dirigendo verso Sud con ancora un po' di soldi in tasca dopo aver svolto qualche lavoretto. Nemmeno lui sa di preciso come proseguirà il suo viaggio. Ma d'altra parte la risposta è nel suo motto: “I sogni conoscono la strada”.

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