venerdì, 29 Marzo 2024
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Roberto Bolle a Firenze dopo 5 anni. L’intervista

Abbiamo incontrato il ballerino, che torna a Firenze con i suoi ''friends'' per il tour 2014. Lo spettacolo il 24 novembre al Mandela Forum

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Solo  un  caos  dentro  di sé  può  generare  una stella  danzante,  diceva Nietzsche. Di caos, a vederlo, ce n’è ben poco, ma se parliamo di stella è di tutto rispetto: Roberto  Bolle. Applaudito  in tutto il mondo per la sua bravura unita a un’estetica che può competere con il David di Michelangelo, la star della danza classica italiana torna a Firenze il 24 novembre al  Nelson  Mandela  Forum.

Il Gala da lui stesso ideato e interpretato – Bolle and Friends  from  American  Ballet  Theatre – sta compiendo una lunga tournée, e tra le tappe prescelte c’è anche la città del giglio. Che lo vedrà in scena insieme ai più grandi  ballerini  del  momento, provenienti  dalle  migliori  compagnie  di  danza:  dalla  Scala  di Milano all’American Ballet Theatre di NY. Il danzatore racconta a Il Reporter il suo “dietro le quinte”.

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Che effetto le fa tornare Firenze dopo cinque anni?

Sono molto felice, è un luogo che amo  molto,  dove  vivono  molti amici  carissimi.  Cinque anni fa abbiamo portato il nostro spettacolo all’interno dello splendido giardino di Boboli. Le serate furono talmente belle che divennero un dvd di successo, che spesso io stesso amo riguardare.

Che  ricordi,  o  aneddoti,  ha  a riguardo?

Ricordo  bene  il  pubblico,  entusiasta  e  caloroso,  e  ricordo gli  sguardi  ammirati  dei  miei “friends” stranieri, incantati dalla città.

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Il  suo  piatto  fiorentino  preferito?

La pappa al pomodoro e le zuppe della tradizione.

Roberto  Bolle  e  il  suo  corpo statuario: anche lei ha un tallone d’Achille?

Noi  ballerini  viviamo  un  rapporto  conflittuale  con  il  corpo. Lo spingiamo oltre i limiti quotidianamente e questo non senza dolore  e  fatica.  Non  possiamo permetterci  talloni  d’Achille,  lo sforzo  è  teso  all’armonia  e  alla perfezione,  per  quanto  è  possibile.

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Roberto Bolle a Firenze - Robero Bolle and friends toru 2014

Trova che la danza classica sia una disciplina “per tutti”?

Certo che lo è. È un’arte universale  che  parla  direttamente  al cuore delle persone ed è in grado di  emozionare  chiunque  senza distinzione  di  età,  sesso,  provenienza geografica o sociale. Per questo  mi  batto  per  portare  la danza classica a un pubblico più ampio possibile e i risultati sono stati esaltanti. Mi hanno dato ragione.

Alessandra  Ferri,  sua  partner storica,  è  tornata  in  scena.  Ci sarà un ritorno insieme, magari qui a Firenze?

Alessandra è una donna e un’artista  eccezionale,  cui  ho  la  fortuna  di  essere  legato  da  una profondissima  amicizia,  oltre che  da  un  magnifico  cammino professionale  comune.  Non  ne abbiamo parlato finora, ma non lo  escludo.  Sarebbe  una  grande emozione.

Per informazioni: sul sito ufficiale di Roberto Bolle.

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