giovedì, 18 Aprile 2024
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Sarà un’ottima annata?

Mentre dalle vigne arrivano buone notizie, è difficile fare previsioni su come andrà questa ''annata'' negli altri settori. Economia e politica nel nuovo editoriale del direttore del Reporter

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Secondo le previsioni del presidente della federazione vitivinicola di Confagricoltura Toscana Francesco Colpizzi, il 2018 potrebbe rivelarsi un’ottima annata per il vigneto Toscana. Il ritorno delle “mezze stagioni”, infatti, dovrebbe regalarci un vino più tipico, con più aromi e profumi.

Inoltre, il raccolto si preannuncia più corposo del 20% rispetto al 2017 (quando però era venuto meno il 40% della produzione proprio a causa di condizioni meteo avverse). “Grazie alle caratteristiche di questa annata – dichiara Colpizzi – ci aspettiamo di avere vini più tipici, comunque ben strutturati, probabilmente meno potenti ma più equilibrati rispetto al millesimo 2017”.

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Una previsione che ci piacerebbe poter estendere a vari settori della nostra economia. Per verificare se le aspettative enologiche troveranno riscontro non mancheranno le occasioni (a partire da Vino è, il salone dedicato ai wine lovers che si tiene alla Stazione Leopolda di Firenze dal 27 al 29 ottobre). Non sarà altrettanto semplice trovare parametri affidabili per prevedere altri aspetti di questa annata.

La stagione calda, per la politica

Quella che si apre con il mese di ottobre sarà senz’altro una stagione calda, non tanto dal punto di vista meteorologico (sperando nel perdurare delle mezze stagioni), ma sicuramente sotto il profilo politico. È già ufficiosamente cominciata la campagna elettorale nell’area metropolitana, in vista delle comunali della prossima primavera e la stessa Stazione Leopolda ospiterà l’ormai tradizionale raduno renziano (dal 19 al 21 ottobre).

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Mentre partiti e movimenti serrano le fi la, generazioni diverse si interrogano sul proprio futuro. Tra promesse di rilancio e dati non troppo incoraggianti, l’enogastronomia sembra essere rimasta una delle poche certezze all’orizzonte. Sarà per questo che le attività in ambito ristorazione continuano a fiorire (e con esse le battaglie contro certi borghi considerati un po’ troppo unti).

Quel che è facile prevedere è un luminoso futuro per l’amata Fiorentina, intesa come bistecca. Forse tra le stelle del fi rmamento Unesco (dove il sindaco Dario Nardella l’ha proiettata), di sicuro sulle tavole di molti e più che mai protagonista di infiniti dibattiti.

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